PIA ha scritto
Avevo tanta ansia per questa prima esperienza ad Anghiari,soprattutto per l’argomento: periodo molto delicato, per me, in quanto
pieno di cambiamenti, lutti, sospensioni…
Lo zaino, metaforicamente parlando, si è notevolmente alleggerito: i mostri ci sono ancora ma si sa, quando vengono illuminati diventano meno paurosi e inquietanti…..
In questi giorni abbiamo dato aria e luce a tante grotte oscure,
abbiamo messo pure patate al sole per ridare vita: già c’è qualcosa che
sta germogliando….
Tanto…mi sono piaciute le varie tecniche per scrivere e raccontare….
I giochi e le musiche hanno distolto il cuore dall’angoscia ridando sorrisi…
Mi porto via tanti pensieri positivi ma soprattutto un metodo, una scioltezza di movimento dell’anima, come se i perni su cui girava fossero arrugginiti e cigolassero: ora si muove su tanti punti di vista…
Mi sento più io, più Pia..
Mi porto la foto di stupende compagne di viaggio che non si rendono conto di quanto mi hanno dato con i loro racconti, le loro lacrime, i loro sorrisi, i loro silenzi…
Io non cambierei nulla di questo laboratorio, Cilla! Grazie!
Pia