FRANCESCA ha scritto
Mi chiedo: possibile che siano stati solo due giorni? Sembra passato un secolo da quando venerdì ci siamo viste per la prima volta e ci siamo presentate.Cilla col suo sorriso come biglietto da visita e noi un po’ titubanti, forse proprio per l’argomento che sapevamo di dover affrontare.
Abbiamo toccato il dolore di ciascuna di noi, con grande coraggio e dignità, condividendolo attraverso le parole scritte che ci siamo scambiate come un dono. Ognuna ha dato alle altre la possibilità di entrare nel proprio spazio delicato e privato e il gruppo lo ha fatto con la massima cura e leggerezza. Ho avuto la sensazione di tocchi lievi e lenitivi su ferite molto profonde, sotto lo sguardo amorevole e attento di Cilla.
Siamo arrivate alla radice della sofferenza per trovare gli strumenti per attraversarla e andare oltre, per cercare un senso al dolore e renderlo il punto di forza del nostro presente e del nostro futuro.
Ci siamo state tutte, fino in fondo, ognuna col proprio modo e la propria sensibilità. Ci sono state tante lacrime condivise, tanti sguardi, tanti sorrisi e…divertimento. Si può essere leggeri anche portando dei macigni, se lo si fa con consapevolezza e con la volontà di far prevalere sempre e comunque la vita. Questo ci ha trasmesso Cilla in questi giorni, e alla fine un seminario sul lutto si è dimostrato una vera e propria ode alla vita!
Mi sono portata a casa un pezzetto di ciascuna delle mie compagne, le loro parole, le loro lacrime e i loro sorrisi, per custodirli come un tesoro prezioso; e la forza, la dolcezza e la leggerezza di Cilla.
Francesca