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La parola “counsel” deriva dal latino “consilium” che, nel suo significato traslato significa “consiglio, giudizio, consultazione”. Ci sono numerose traduzioni della parola “counselling” e ogni termine utilizzato nella lingua italiana rischia di essere improprio o impreciso. La definizione letterale “consiglio dato da un consigliere, consulente” non è di aiuto perché pone l’accento sulla parola ’consiglio’, il quale è essenzialmente l’opposto di quel che il counsellor intende fornire. Un intervento di counselling ha l’obiettivo di orientare, informare, facilitare le decisioni, esplorare le soluzioni possibili, valorizzare e mobilitare le risorse, ampliare le scelte scoprendo nuovi punti di vista.
Il counselling è una “relazione di aiuto” tra un professionista della relazione e uno o più clienti (singole persone, coppie, famiglie), con l’obiettivo di fornire ad essi opportunità e sostegno, affinché sviluppino le loro risorse e promuovano il proprio benessere, affrontando specifiche difficoltà o momenti di crisi, di natura non psicopatologica. L’intervento di counselling non è un intervento psicologico o psicoterapeutico. L’obiettivo del counsellling consiste nell’aiutare le persone a individuare e dare fiducia alle proprie capacità e punti di forza, fornendo opportunità e sostegno per sviluppare le loro risorse e promuovere il loro benessere come individui e come membri della società.